Safeguarding

MODELLO ORGANIZZATIVO e di CONTROLLO dell’ATTIVITÀ SPORTIVA

 

Il presente documento è redatto secondo le linee guida della “Federazione Italiana Sport Rotellistici” in conformità a quanto previsto dall’articolo 33 del D.Lgs 36/2021, dall’articolo 16 del D.Lgs 39/2021 e successive modifiche e integrazioni, dalla delibera di Giunta Nazionale del CONI n°255 del 25 luglio 2023 e al titolo III e IV dei Principi fondamentali per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di abuso violenza e discriminazione emanati dall’Osservatorio Permanente Coni per le politiche di safeguarding.

Il presente modello integra e non sostituisce il Regolamento per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie della Federazione Italiana Sport Rotellistici.

Obiettivo del documento: la tutela di tutti i soci, in particolare dei minori, e la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale. L’ASD deve altresì tendere al raggiungimento degli obiettivi di uguaglianza di genere, diversità e inclusione nonché al monitoraggio periodico dell’efficacia.

A tal fine l’ASD intende provvedere ad individuare le più opportune misure e procedure di prevenzione e contrasto verso ogni condotta di abuso, violenza o discriminazione, consumata in ogni forma.

 

Articolo 1. Diritti e doveri dei soci, tesserati ed atleti della ASD

Diritto fondamentale di chiunque partecipi alle attività della ASD è quello di essere trattato con rispetto e dignità, nonché di essere tutelato da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva. Il diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei partecipanti costituisce un valore assolutamente prevalente anche rispetto al risultato sportivo. Chiunque partecipi con qualsiasi funzione e/o titolo all’attività sportiva è tenuto a rispettare i predetti diritti dei partecipanti.

Tali concetti sono ampiamente illustrati nel Codice Etico che accompagna la vita associativa dalla sua costituzione.

In particolare le attività che l’ASD propone si basano sui seguenti obbiettivi:

  1. stimolare una crescita sana ed equilibrata
  2. promuovere un ambiente inclusivo rispettando l’unicità di ogni socio
  3. diffondere consapevolezza e informare ogni socio in merito ai propri diritti, doveri, responsabilità e tutele, anche in merito alla prevenzione e al contrasto ai fenomeni sopra elencati;
  4. coinvolgere in modo proattivo tutti coloro che partecipano con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva nell’attuazione delle misure, procedure e politiche di safeguarding della ASD.
  5. attuare le adeguate misure, procedure e politiche di safeguarding che riducano i rischi di condotte lesive dei diritti, specie nei confronti di minori; a tal fine si rimanda all’art. 5 relativo alle misure di prevenzione e al ruolo di “Responsabile contro Abusi, Violenze e Discriminazioni” (di seguito ReCAViD) per una più completa trattazione;

 

Articolo 2. Durata e revisione del presente documento

Il presente documento ha validità quadriennale e si intende tacitamente rinnovato qualora non fosse necessario aggiornarlo. Il Consiglio provvederà alla revisione o aggiornamento dello stesso ogni qual volta sia necessario al fine di recepire eventuali modifiche e/o integrazioni del proprio ente di affiliazione di cui persegue le Linee Guida di riferimento. I modelli organizzativi e il Codice Etico devono essere comunque soggetti a un costante monitoraggio e valutazione per garantire la loro efficacia.

 

Articolo 3. Principi fondamentali perseguiti dalla ASD

L’ASD prevede il rispetto dei principi fondamentali di non discriminazione, parità di genere, uguaglianza nell’attività sportiva e trasparenza al fine di contrastare ogni forma di abuso, violenza o discriminazione, così come richiamati nel Codice Etico; per fare questo, ogni attività viene realizzata seguendo i seguenti principi: 

  • inclusione e rispetto della persona: ogni persona deve essere rispettata secondo le sue necessità senza forzare sotto alcuna forma le attività svolte; i principi che muovono le cose devono essere: il supporto, il miglioramento sia fisico che intellettuale, la tutela della salute; l’inserimento dei soci nei corsi deve essere fatto con l’obiettivo di stimolare e al tempo stesso rispettare la naturale crescita dell’atleta anteponendo il benessere fisico al successo sportivo
  • valorizzazione delle differenze: l’attuazione delle attività sociali devono essere create con spirito di inclusione e favorendo la massima partecipazione da parte di tutti i soci
  • tutela del tempo e della salute di ogni socio: ogni socio ha i propri tempi di apprendimento delle attività e questi devono essere rispettati, in particolare per i bambini al fine di creare un ambiente sano dove crescere e stare bene
  • comportamento costruttivo ed edificante: il comportamento degli istruttori e di ogni persona che opera all’interno dell’associazione deve essere sempre propositivo e rispettoso
  • promuovendo la partecipazione delle famiglie: l’attività dei soci, in particolare dei minori, deve essere promossa e condivisa con la famiglia cercando per quanto possibile di adottare soluzioni per permettere la partecipazione anche dei genitori alle attività svolte

 

Articolo 4. Pubblicazione e divulgazione del Modello Organizzativo e di Controllo

L’associazione pur essendo affiliata a più organi, redige il seguente documento integrando quanto già definito nelle Linee Guida della Federazione Italiana Sport Rotellistici.

Il presente documento viene reso pubblico e divulgato internamente all’associazione nei modi più opportuni al fine di renderlo noto a tutti i soci, oltre che condiviso con il Safeguarding Officer presso il proprio ente di affiliazione nazionale.

 

Articolo 5. Misure e procedure di Safeguarding

L’ASD si impegna a mettere in atto modalità di prevenzione e gestione del rischio in relazione alle casistiche sopra elencate con protocolli di contenimento del rischio stesso e la gestione delle segnalazioni prevedendo:

PREVENZIONE E GESTIONE DEI RISCHI

Con riferimento alla prevenzione dei rischi, l’ASD si impegna a:

  1. condividere sempre con l’atleta e la famiglia il percorso di crescita e le finalità delle attività svolte
  2. creare una cultura del rispetto del corpo e della fisicità propri e altrui promuovendo i principi di privacy e riservatezza sia in presenza che nel mondo virtuale
  3. valutare e verificare l’integrità morale di tutte le figure attive nell’associazione e controllare eventuali criticità sul versante civile e/o penale in contrasto con il ruolo ricoperto
  4. creare degli ambienti sani e idonei allo svolgimento delle attività nel rispetto dei singoli individui e al tempo stesso stimolanti per la loro crescita
  5. organizzare le eventuali trasferte condividendo le soluzioni che si intendono adottare con i genitori e promuovere la loro partecipazione; si occupa anche di organizzare e vigilare sulle attività e sull’operato degli atleti, soprattutto se minorenni; oltre che garantire la partecipazione di più figure di riferimento per gli atleti in trasferta.
  6. promuovere una sinergia tra ruoli tecnici, famiglie e atleti al fine di prevenire ed eventualmente intercettare situazioni di disagio e/o malessere.
  7. provvedere alla formazione obbligatoria e ai corsi di aggiornamento previsti in materia di safeguarding per tutto il personale interessato
  8. promuovere una buona educazione alimentare finalizzata al benessere della persona

CONTRASTO DEI COMPORTAMENTI LESIVI E GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI

Per i fini sopra esposti, l’ASD:

provvede alla nomina del ReCAViD di cui deve garantire la competenza, oltre che l’autonomia e la completa indipendenza anche rispetto all’Associazione stessa.

Modalità di nomina: la nomina deve avvenire tramite apposita decisione e votazione verbalizzata del Consiglio Direttivo della ASD. 

Requisiti:

  • avere ferme doti morali ed etiche assieme ad un atteggiamento propositivo e disponibile oltre che saper confrontarsi e ascoltare il prossimo.
  • essere sensibilizzato all’importanza del ruolo ricoperto
  • essere formato sul safeguarding con periodicità idonea
  • saper utilizzare gli strumenti informatici di base tra cui la posta elettronica, la navigazione web e i social network;
  • non aver riportato condanne penali in contrasto con il ruolo ricoperto
  • Non avere conflitti di interesse
  • preferibilmente aver praticato sia direttamente, o indirettamente attraverso i propri familiari, gli sport praticati dalla ASD da cui è incaricato. 

Funzioni: il ReCAViD ha l’obbligo di controllare con frequenza idonea l’arrivo di eventuali segnalazioni di abusi, violenze o discriminazioni nella ASD cui è incaricato e di agire immediatamente, rispetto ad esso, nei modi e nelle forme che ritiene più opportuni, secondo questi principi:

  1. tutela dell’anonimato del segnalante;
  2. tutela della sicurezza e della privacy della potenziale vittima di abusi, violenze o discriminazioni.

Il ReCAViD ha l’obbligo di immediata comunicazione di ogni informazione rilevante al Safeguarding Officer dell’ente di affiliazione nazionale della ASD.

Poteri: il ReCAViD ha pieno accesso alle informazioni, ai documenti e alle strutture sportive, anche mediante ispezioni e audizioni senza preavviso, con soci, atleti, tesserati e più in generale di tutti coloro che partecipano con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva. 

Durata dell’incarico: la durata è simmetrica all’incarico del Consiglio Direttivo. 

Responsabilità: il ReCAViD, una volta ricevuta una segnalazione di abuso, ha la responsabilità di agire nel mondo più tempestivo e appropriato possibile.

Pubblicizzazione: tale nomina deve essere pubblicata sulla homepage dell’ASD e/o affissa presso la sede della medesima nonché comunicata al Safeguarding Officer. Insieme a tale nomina deve essere di semplice reperibilità l’indirizzo mail con cui poter comunicare direttamente con il ReCAViD.

Il ReCAViD dell’ASD:

  1. a) è tenuto a controllare la casella di posta elettronica preposta, verificando la presenza di eventuali segnalazioni di comportamenti lesivi e comunicazioni di cui al presente documento avendo cura della tutela dei segnalanti (garantendo riservatezza e anonimato) e all’assistenza delle vittime. Solo nel caso di una segnalazione che coinvolga un minore come presunta vittima dovrà informarne immediatamente coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura degli atleti, a condizione che ciò non sia considerato un rischio per la sicurezza del minore.
  2. b) è tenuto a prendere adeguati e proporzionati provvedimenti valutando ogni singolo caso e decidendo in autonomia le modalità di intervento, anche in coordinamento col Safeguarding Officer dell’ente di affiliazione della ASD, attuandone le relative raccomandazioni.

Il ReCAViD e la ASD si impegnano nelle proprie azioni e provvedimenti per:

  1. a) tutelare l’anonimato e la riservatezza di tutti gli individui, che abbiano in buona fede:
  • presentato una denuncia o una segnalazione;
  • manifestato l’intenzione di presentare una denuncia o una segnalazione;
  • assistito o sostenuto un altro tesserato nel presentare una denuncia o una segnalazione;
  • reso testimonianza o audizione in procedimenti in materia di abusi, violenze o discriminazioni;
  • intrapreso qualsiasi altra azione o iniziativa relativa o inerente alle politiche di safeguarding.
  1. b) provvedere all’espulsione e comunque all’allontanamento di coloro che effettuino segnalazioni manifestamente infondate o effettuate in mala fede.

In ogni caso i provvedimenti di cui alle lettere precedenti devono rispettare il principio di proporzionalità, valutando ogni aspetto di ogni singolo caso.

 

Articolo 6 MISURE E SANZIONI applicabili dalla ASD e dal ReCAViD

Le misure e le sanzioni poste in essere possono essere quelle previste dallo Statuto dell’associazione; fatti salvi i provvedimenti emanati dagli Organi di giustizia federali, che potrebbero sommarsi a momenti di formazione e sensibilizzazione aggiuntivi.

 

 

Modello adottato con Verbale n° 6 del Consiglio Direttivo del 28/06/2024 

ReCAVid: Nicoletta Sartori

Contatto email: safeguarding@amikeco.it

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